2014: l’Europa chiude con un calo del 1,2%

19 marzo 2015

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Nel corso dell’anno 2014, a livello di mercati geografici, il continente americano (+ 4,5%) ha fatto registrare una crescita superiore alla media, grazie soprattutto agli Stati Uniti (+ 6,2%), dove il tasso di crescita è stato ancora più alto. L’Asia ha messo a segno complessivamente un rialzo del 2,8%, anche se con forti disparità tra i diversi mercati di riferimento. Hong Kong ha mantenuto esattamente lo stesso livello del 2013: il principale mercato per le esportazioni di orologi svizzeri, ha evidenziato una ripresa nel primo semestre, per poi rallentare nella seconda metà dell’anno, fino a fermarsi e regredire nell’ultimissimo periodo. Su una scala più ampia, la Cina ha mostrato lo stesso comportamento, con la differenza che il risultato finale è stato negativo (-3,1%). Nonostante una flessione verificatasi in settembre, il Giappone (+ 15,2%), ha chiuso l’anno con un dato eccellente. Anche i mercati del Medio Oriente, e questo è un elemento da prendere in seria considerazione, hanno registrato forti aumenti, ma la migliore performer è stata la Corea del Sud (+ 18,5%), che sta proseguendo una crescita costante.

Dopo un primo semestre abbastanza “anonimo”, l’Europa ha chiuso il periodo con un calo del 1,2%. Non tutti i mercati hanno seguito la medesima tendenza: l’Italia è rimasta stabile (+ 0,5%), mentre la Germania (-6,4%) e la Francia (-6%) hanno evidenziato flessioni di grandezza simile; il Regno Unito (+ 2,3%) e la Spagna (+ 9,8%) sono cresciuti su medie superiori a quella generale,  mentre la Russia (-1,2%), ha chiuso l’anno leggermente al di sotto del livello del 2013.

 

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