DIANA in CHANEL

Una delle prime immagini di Diana Spencer, giovanissima fidanzata del principe Carlo d’Inghilterra, è quella di una fanciulla molto inglese, abbigliata con un triste abito british style color cielo e collo bianco alla marinara, lunga frangia, sorriso timido. Si sapeva poco di lei, solo che amava lavorare con i bambini e che stava per diventare la futura, sulla carta, regina d’Inghilterra. Non è mai divenuta regina del regno, ma è stata da subito regina dei rotocalchi di tutto il mondo e la sua vicenda personale è diventata presto pubblica, attraverso le maternità, i tradimenti, gli intrighi di palazzo e il divorzio. Fino alla terribile fine a Parigi il 31 agosto 1997, che sconvolse il mondo.
In pochi anni Lady Diana sarebbe diventata l’icona di stile e di moda del secondo Novecento, più amata di una rockstar, più considerata di un Presidente, più conosciuta di un leader religioso in ogni angolo del globo. Giovani stilisti inglesi, come gli Emmanuel, e poi Versace, Dior, Chanel che la corteggiano e di cui veste gli iconici look, abiti gioielli e scarpe diventati leggendari, a sottolineare l’importanza della moda nella vita di Diana. La giovane principessa la utilizzò per crescere, per crearsi una identità all’interno della grigia e tradizionale Royal family, e per comunicare i suoi stati d’animo, in questo simile alla regina Elisabetta che utilizza colori e spille per ‘parlare’ con i suoi interlocutori. Il cambiamento sottolineato dalla moda per Diana inizia alla fine degli anni ’80, quando pian piano si accorciano gli orli delle sue gonne e si allungano le scollature, e come un cigno emerge una splendida donna, sempre più indipendente dai legami di corte.

Indimenticabile quando nel 1994 a un evento alla Serpentine Gallery indossò il ‘vestito della vendetta’ (della stilista Christina Stambolian), proprio nel giorno in cui Carlo confessò alla stampa di averla tradita.
Chanel, tra le maison più amate dalla principessa, ha contribuito nel 2021 a produrre Spencer, il film di Pablo Larraìn su lady Diana con protagonista Kristen Stewart, presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia. Si narra che prima ancora del divorzio Diana non amasse più indossare Chanel per via delle due c incrociate nel logo che le ricordavano i nomi di Carlo e Camilla, ipotesi negata da molti osservatori tra cui la costumista del film Jacqueline Durrain, che per il film ha potuto utilizzare l’archivio Chanel e collaborare alla realizzazione di diversi abiti, tra cui un cappotto di tweed rosso del 1989, oggi nella collezione Chanel patrimony, e un abito lungo in velluto nero della collezione alta moda del 1983.

 

Il biopic si concentra su un periodo preciso e doloroso della vita della principessa, un fine settimana natalizio nella tenuta di Sandrigham nel 1991 in cui Diana prende la difficile decisione di lasciare Carlo; Diana viene rivelata nelle sue fragilità, nei suoi lati più misteriosi e intimi, e soprattutto come amorevole madre dei suoi due figli William e Henry. Sin dalla locandina veniamo trascinati nel mondo favoloso dell’haute couture Chanel: Kristen Stewart indossa un abito della collezione alta moda primavera estate 1988 disegnato da Karl Lagerfeld, un meraviglioso abito da sera in organza beige con paillettes argentate e dorate a formare disegni floreali. Il modello è stato rifatto totalmente per il film perché l’originale, conservato negli archivi Chanel, era troppo delicato per poter essere utilizzato, e la lavorazione ha richiesto ben 1030 ore di lavoro e 5 sarte a tempo pieno. Nella scena della locandina Diana viene mostrata in tutta la sua vulnerabilità, mentre piange a terra in bagno incurante dello sfavillante vestito, triste per la sua situazione matrimoniale ormai prossima alla fine.


Eppure il fidanzamento con Carlo nel 1981 sembrava nascere sotto i migliori auspici, e per l’occasione il principe di Galles donò alla giovane fidanzata un anello di fidanzamento in oro bianco con zaffiro centrale di 12 carati circondato da 14 diamanti, che oggi appartiene alla nuora Kate Middleton, moglie di William, mentre la meravigliosa tiara indossata per le  nozze andrà in eredità alla piccola lady Charlotte, figlia di William e di Kate.
Accanto alla vita mondana e sfarzosa, lady Diana ha utilizzato la sua popolarità per il suo impegno sociale, occupandosi di diverse e importanti cause come la lotta all’AIDS e alla lebbra, il sostegno alle associazioni impegnate con i bambini e i senza tetto; famosa la sua visita in India all’ospedale di Madre Teresa di Calcutta, ma particolarmente incisivo fu il suo intervento contro le mine anti uomo. Il film cerca di rendere la complessità di questa straordinaria donna, principessa vestita da principessa che ha compreso presto e in modo chiaro quanto il suo impegno per aiutare gli altri fosse necessario.

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