CZAPEK RIVISITA IL SUO PRIMO CALIBRO

12 settembre 2022

MECCANICA DEL CUORE

Ginevra, agosto 2022 – Czapek & Cie annuncia l’uscita di nuovi modelli Quai des Bergues con quadranti flinqué. Oltre al nuovo colore dello smalto che mette in risalto il motivo guilloché “Ricochet”, gli amanti della meccanica apprezzeranno dal fondello il rivisitato calibro SXH1, che ora rivela l’intero treno di ingranaggi.

A prima vista, le nuove varianti possono sembrare familiari. Il motivo “Ricochet” e la tecnica ancestrale dello smalto flinqué sono di ritorno, e sono ora disponibili in due colori brillanti creati per Czapek dal suo partner Donzé Cadrans. Così, il Sapphire Blue L presenta una tonalità blu marino – esclusiva di Czapek – allo stesso tempo sobria ed esuberante a seconda della luce, e si ispira direttamente al Sapphire Blue S, presentato nel 2019. Questa profondità e forza si ritrova anche nel verde intenso dell’Emerald Green L, un verde di rara eleganza ma anche molto vicino al “racing green” britannico.

Le novità di questi modelli Quai des Bergues non si limitano tuttavia ai colori dei quadranti. Il calibro che li anima, l’SXH1 a carica manuale con riserva di marcia di 7 giorni, è stato delicatamente rivisitato. “L’anima dell’orologio non è stata alterata”, ci assicura Xavier de Roquemaurel, CEO di Czapek, “ma abbiamo analizzato nuovamente il movimento e identificato quelli che potremmo definire punti di inflessione evolutivi”.

L’idea di ripensare esteticamente il movimento è nata dagli appassionati del marchio, come spesso accade con Czapek. Il calibro SXH1 originale del Quai des Bergues è stato realizzato nello spirito dei tradizionali artigiani ginevrini noti come “cabinotiers”. Un calibro tutto tecnicità e sobrietà. “Quando abbiamo realizzato l’Antarctique, con i suoi ponti come pizzo, e la sua architettura complessa, il pubblico è rimasto stupito”, afferma de Roquemaurel. “Ci siamo quindi resi conto che dovevamo armonizzare tutti i nostri movimenti seguendo questo modello”.

Trasformare un movimento esistente può essere più difficile che svilupparne uno nuovo. I conoscitori di questo calibro noteranno l’open-work dei ponti inferiori che lascia ora intravedere l’intero treno di ingranaggi. Anche la platina e il ponte del bilanciere sono stati svuotati, e sembrano ora fronteggiarsi come due stelle cadenti in procinto di incrociarsi, conferendo al movimento un aspetto più dinamico. Al centro della platina è stata aggiunta un’apertura triangolare che crea una sottile distrazione sulla superficie rodiata opaca, come un piccolo neo su un viso pallido.

La nuova versione si differenzia dalla precedente anche dal punto di vista tecnico: il bilanciere originale e il classico sistema a raquetterie sono stati sostituiti da un bilanciere a inerzia variabile e da una spirale Breguet a curva terminale. Anche il ponte del bilancere è stato migliorato e snellito per dare maggiore trasparenza all’intero bilanciere.

Infine, a tutte le componenti sono state applicate finiture superlative. Immediatamente visibili, gli smussi sono più profondi e più ampi. Su consiglio di uno dei più grandi maestri orologiai contemporanei e amico, i rubini sono ora “mi-glace”, cioè con un profilo arrotondato, per migliorare non solo l’estetica ma anche la lubrificazione degli assi a contatto.

Queste due nuove versioni del Quai des Bergues rappresentano senza dubbio una nuova tappa nell’appassionante storia di questa collezione, la prima ad essere introdotta dopo il rilancio del nome Czapek. E ora, anche grazie al nuovo atelier di La-Chaux-de-Fonds, Czapek & Cie continua a entusiasmare il mondo dell’orologeria.

 

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