COMUNICARE VALORI: OBIETTIVI E MEZZI DELL’OGGI DIGITALE

04 novembre 2019

I DIGITAL TALKS DI FEDERPREZIOSI CONFCOMMERCIO A VICENZAORO SEPTEMBER 2019

Rinnovato appuntamento vicentino per i Digital Talks, l’originale formula ideata e sviluppata, dopo una brevissima fase di elaborazione nel gennaio 2017, grazie alla stretta collaborazione nell’ambito della formazione professionale che da anni vede impegnati Federpreziosi Confcommercio e IEG-International Exhibition Group. La serie di brevi incontri, in cui nell’arco di due ore esperti e operatori si confrontano sugli argomenti più caldi dell’innovazione digitale, è diventata tradizionale e imperdibile appuntamento del programma di Vicenza- Oro: un tema, peraltro, da tempo oggetto di attenzione da parte della Federazione.

Si era iniziato parlando del digitale come “sfida” e si è via via affrontata in maniera sempre più puntuale ed approfondita quell’improrogabile necessità di un cambiamento ormai largamente avviato, una realtà già consolidata in moltissimi settori e con cui quello orafo sembrava avere un difficile approccio.

Questa continuità di attenzione ha consentito di monitorare costantemente il cambiamento, un cambiamento che non ha mai smesso di “cambiare”: ad ogni edizione della manifestazione fieristica vicentina si sono di volta in volta affrontate nuove esperienze maturate da molte aziende orafe (e non solo) e si sono valutate le possibili nuove strategie imposte dalla costante evoluzione del sistema.

La nuova serie di “pillole”, introdotta e moderata dal direttore di Federpreziosi Confcommercio Steven Tranquilli, ha visto protagonisti – domenica 8 e lunedì 9 settembre 2019 nella VO Square della Hall 6 – esperti, players internazionali ed operatori che si sono confrontati sui temi più caldi dell’innovazione digitale, partendo dal nuovo aggiornato rapporto redatto da Format Research nell’ambito dell’Osservatorio Federpreziosi Confcommercio e illustrato da Pierluigi Ascani, presidente dell’Istituto di ricerca.

Gli argomenti di carattere strategico e tecnologico sono stati trattati da esperti quali Veronica Civiero, Social & Marketing Expert, Luca Mastella, Head of Growth @ Marketers, Mark Hanna – Chief Marketing Officer di Richline, Valentino Bergamo – Ceo Calicant.us, mentre il fotografo Marco Bucco ha affrontato il tema dell’importanza dell’immagine per valorizzare al meglio il “prodotto gioiello” e catturare con immediatezza l’attenzione dei frequentatori del web.

L’analisi del settore orafo italiano effettuata da Format Research per l’Osservatorio Federpreziosi del settore orafo italiano fornisce un quadro aggiornatissimo della consistenza del commercio al dettaglio di gioielleria, orologeria e argenteria per quanto riguarda il numero di imprese e di addetti, la sua evoluzione nel campo delle nuove strategie imposte dalla comunicazione e dal marketing digitale, per arrivare alle valutazioni degli operatori sull’andamento economico nell’ultimo biennio e sulle aspettative di sviluppo. Particolarmente interessante il focus di approfondimento sui comportamenti di acquisto da parte dei consumatori.

IL MERCATO DELLE GIOIELLERIE 2019: L’INNOVAZIONE DIGITALE NECESSARIA

In Italia operano oltre 14.600 gioiellerie che danno lavoro a quasi 37.000 addetti. Rappresentano il 4,2% dei ricavi della distribuzione al dettaglio in Italia ed il 3,7% del valore aggiunto. In sette anni tuttavia, dal 2012 ad oggi il comparto ha perso quasi 1.000 imprese e oltre 3.000 addetti. Le principali ragioni della contrazione del tessuto distributivo hanno a che fare con la progressiva riduzione dei consumi degli ultimi anni e con l’avvento del commercio elettronico, che nel 2019 produrrà in Italia ricavi superiori ai 30 miliardi di euro, contro gli 11 miliardi del 2012.

Le gioiellerie che hanno saputo innovare, decodificando ed aggiornando in chiave digitale la tradizione di un mestiere antico, si rivelano più efficienti dal punto di vista commerciale. I ricavi medi di una gioielleria oscillano tra i centomila ed i cinquecentomila euro, ma quando la gioielleria opera sul web, i ricavi medi scalano di un ordine di grandezza oscillando tra i cinquecentomila euro ed il milione.

Le gioiellerie costituite in forma di società di capitali – sono oltre 2.500 – registrano ricavi medi pari a circa un milione e trecentomila euro. L’idea che il mercato dei preziosi richieda oggi competenze e soluzioni commerciali nuove trova maggiori riscontri del Nord Italia, cauto se non addirittura negativo al Centro e nel Sud Italia.

E-COMMERCE: PREZIOSI E RETE DELLE GIOIELLERIE SUL MERCATO ITALIANO

Nel corso degli ultimi cinque anni le gioiellerie che si sono dotate di un sito web, o anche solo di una pagina sui social, sono aumentate del 7,1%: erano il 66,0% nel 2015 sono il 70,7% nel 2019). In aumento anche le imprese che svolgono attività di e-commerce: dal 52,9% del 2018 al 53,1% del 2019, il dato è raddoppiato nel corso degli ultimi cinque anni, ad indicare che i professionisti del settore stanno comprendendo che il digitale oggi rappresenta l’elemento chiave nella scelta di marchi e prodotti e cercano di coglierne tutte le opportunità.

Le gioiellerie che operano sul web presentano in media ricavi pressoché doppi rispetto alle gioiellerie che non hanno innovato nel mondo digitale. Mediamente una gioielleria presenta ricavi compresi nella fascia tra i 100 k – 500 k di euro mentre le gioiellerie che operano sul web con un proprio sito presentano ricavi compresi nella fascia 500k – un milione di euro. Le gioiellerie «società di capitali» (oltre 2.500 imprese) presentano ricavi medi pari a € 1.300.000.

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