Andamento del settore preziosi

19 marzo 2015
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Un’interessantissima ricerca sul settore dei preziosi è stata illustrata a Vicenza, durante Vicenzaoro January. Un’indagine campionaria realizzata sulle imprese del commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria, promossa e sostenuta da Federpreziosi Confcommercio, in collaborazione con Assocoral, Fiera di Vicenza e Assorologi, che in sostanza ha voluto rilevare ed analizzare quanto cause quali la crisi economica, la limitazione alla circolazione del contante e la tracciabilità dei pagamenti, abbiano influito sulle forti variazioni verso il basso nei consumi di gioielleria e orologeria registrati dall’intera filiera orafa, dalla produzione alla distribuzione al dettaglio, passando per l’ingrosso.

Alla tavola rotonda svoltasi lo scorso 25 gennaio, introdotta dal Presidente di Fiera di Vicenza Matteo Marzotto e moderata dal Direttore di Federpreziosi, Steven Tranquilli, hanno preso parte: il Presidente di Federpreziosi Confcommercio Giuseppe Aquilino; Tommaso Mazza, Presidente Assocoral; Mario Peserico, Presidente Assorologi; Silvio Ciniglio, dell’Ordine degli Avvocati di Napoli; Andrea R. Castaldo, Ordinario di Diritto Penale all’Università degli Studi di Salerno.

L’indagine, condotta da Format Research, fornisce un’analisi puntuale sull’andamento economico generale delle imprese, suddiviso per tipologia di prodotto e di clientela. Il tutto attraverso dati e informazioni intesi a valutare le dimensioni della contrazione della domanda, le determinanti che ne sono all’origine e l’impatto sul settore in termini di riduzione dei ricavi per gli operatori, nonché il depauperamento dell’offerta e la conseguente perdita di valore per l’economia del Paese.

La ricerca è stata effettuata (nel periodo 14-19 gennaio 2015) con il metodo delle interviste telefoniche (Sistema Cati) presso un campione statisticamente rappresentativo delle imprese del commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria con almeno due addetti. Complessivamente sono state effettuate 400 interviste (a buon fine) presso altrettante imprese commerciali.

 

 

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