Maurice Lacroix AIKON Automatic Skeleton… e l’orologio scheletrato

19 novembre 2018

Sotto i quadranti decorati con maestria, oltre le lancette, i contatori e le finestre che mostrano funzioni e complicazioni, si nasconde il vero oggetto del desiderio degli appassionati dell’arte orologiera: il movimento. Poter osservare il suo corpo meccanico è un’esigenza che le Maison tengono sempre più spesso in considerazione, proponendo fondelli in vetro zaffiro o, con forza ed efficacia ancor maggiore, eliminando tutto quanto non essenziale e realizzando orologi completamente scheletrati, per mostrare nella sua complessa bellezza il funzionamento del calibro di manifattura. Venendo a mancare il quadrante e la platina classica, il procedimento risulta tutt’altro che banale, poiché l’orologio deve necessariamente avere delle basi di appoggio e quindi il movimento va ripensato appositamente per funzionare anche con parti “traforate”. Bilanciere, bariletto e tutto il treno di ingranaggi ottengono sostegno grazie ad una ingegnosa progettazione, mentre la luce, che penetra attraverso tutte le aperture, mette in grande risalto l’insieme del meccanismo.

Struttura ed estetica diventano un tutt’uno, come nel caso dell’AIKON Automatic Skeleton di Maurice Lacroix. Cinque cerchi concentrici disegnano la scheletratura del calibro ML234, derivato dal ML134 e interamente ripensato per mettere in risalto componenti funzionali e tecnici che diventano, in questo caso, elementi estetici. Come, ad esempio, il bariletto posto ad ore 1, che fornisce una riserva di carica di ben 52 ore e cattura immediatamente lo sguardo; o come la massa oscillante, anch’essa scheletrata. Il movimento, funzionante a 28.800 a/h e dotato di 34 rubini, è contenuto in una cassa monoblocco in acciaio – da 45 mm di diametro e soli 13 mm di spessore, con finiture lucide e satinate che si armonizzano perfettamente con il meccanismo – ed è protetto da un vetro zaffiro su cui spiccano gli indici rodiati e dove, ad ore 6, trova posto il quadrantino dei piccoli secondi.

L’AIKON Automatic Skeleton in dettaglio

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In una cassa AIKON ridisegnata, Maurice Lacroix inserisce un calibro automatico scheletrato di manifattura dal design unico. Fedele alla sua vocazione di brand orologiero di alta qualità, dai prezzi contenuti, profondamente legato alla cultura urbana e contemporanea, Maurice Lacroix presenta AIKON Automatic Skeleton.

L’orologio scheletrato è parte integrante della storia e della cultura orologiera di Maurice Lacroix. Diverse generazioni di orologi del marchio hanno adottato questo codice estetico e orologiero, che consiste nello svuotare le parti piene del movimento per conservarne unicamente le strutture portanti e funzionali. È inscindibile da una componente grafica, che traccia i pieni e i vuoti a seconda della volontà dei designer e dello stile di un’epoca. Maurice Lacroix è un pioniere di questo stile: Calypso Skeleton, primo modello scheletrato del marchio, risale al 1993. La scheletratura di Maurice Lacroix festeggia quindi il suo 25° anniversario.

In linea con uno spirito di creazione contemporaneo, Maurice Lacroix ha concentrato in AIKON Automatic Skeleton numerose novità. Ha inserito il calibro di manifattura ML234 in una cassa AIKON di grandi dimensioni, attualizzata per accogliere questo nuovo tipo di movimento. La sua meccanica è scheletrata secondo un principio grafico completamente nuovo, creato appositamente per questo modello. Al crocevia fra due collezioni di orologi Maurice Lacroix, AIKON Automatic Skeleton unisce il design AIKON alla cultura dell’alta orologeria che caratterizza la collezione Masterpiece. E, fedele alla vocazione di Maurice Lacroix di brand orologiero dai prezzi abbordabili, con un eccezionale rapporto qualità/finiture/prezzo, offre un valore percepito senza pari.

Linee affusolate

Basata sul modello AIKON Quartz introdotto nel 2016, la cassa della gamma AIKON Automatic è concepita con uno stile più maschile, più spigoloso, più magnetico. Con un diametro di 45 mm e uno spessore di appena 13 mm, vanta proporzioni forti e armoniose. Interamente tagliata nell’acciaio, alternativamente lucido e satinato, è caratterizzata da una lunetta con cavalieri ogni due ore, tratto distintivo della collezione. Un’altra caratteristica esclusiva è la forma della cassa, monoblocco, senza anse e contrassegnata da due prolungamenti che abbracciano la curva del cinturino.

Con questo modello, Maurice Lacroix inaugura il sistema Easychange, costituito da attacchi rapidi da sostituire, che permettono di slacciare il cinturino con una mano sola in pochi secondi. All’altezza della cassa, il cuoio è tagliato per lasciar passare due piccole graffe, che azionano le pompe della barretta di fissaggio, permettendo così di sganciare il cinturino in alligatore nero con impunture tono su tono, su cui spicca il logo M applicato, ulteriore tratto distintivo di Maurice Lacroix. Si chiude con una doppia fibbia déployante che permette di regolare facilmente la lunghezza.

Come un’onda

Disegnato appositamente per AIKON Automatic Skeleton, il calibro ML234 è un movimento a carica automatica. Deriva da una profonda evoluzione estetica e strutturale del calibro ML134, uno dei primi realizzati nella manifattura Maurice Lacroix. E, come tutti i movimenti scheletrati del brand, è nato da una scelta di design. Il movimento è strutturato da cinque cerchi concentrici che attraversano l’intero orologio. Un ponte dopo l’altro, si irradiano dal centro del bariletto, a ore 1.

Il trattamento DLC conferisce loro una superficie nera. La parte centrale è cava e presenta una finitura microbillée. I profili sono in rilievo e satinati. Tutti i componenti sono a giorno. Il bariletto rappresenta il punto nevralgico del design. Il ponte del bilanciere. Il meccanismo è in grado di ricaricarsi autonomamente, caratteristica rara. Senza dimenticare la massa oscillante. Visibile sul retro del movimento, adotta un nuovo design, quasi interamente a giorno e che presenta inciso il logo del marchio. Sopra questo intrico meccanico, un quadrante in vetro zaffiro trasparente su cui spiccano gli indici rodiati e i piccoli secondi a ore 6.

 

 

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