ULYSSE NARDIN ANNUNCIA LA PARTNERSHIP CON PLASTIC ODYSSEY

04 ottobre 2022

ULYSSE NARDIN ANNUNCIA LA PARTNERSHIP CON PLASTIC ODYSSEY, IN UNA MISSIONE LUNGA TRE ANNI PER RIDURRE L’INQUINAMENTO DA PLASTICA NEI NOSTRI MARI.
“Ripulire” ilpassatoe costruireil futuro

Ulysse Nardin consolida ulteriormente il proprio impegno per la conservazione degli oceani attraverso la partnership con Plastic Odyssey, in un progetto che mira a ridurre la plastica nei nostri oceani. Dalla sua fondazione nel 1946, Ulysse Nardin ha instaurato stretti legami con il mondo marino ed è stato attivamente coinvolto in attività a favore della sua salvaguardia. Lo scorso maggio il marchio ha lanciato il primo orologio subacqueo realizzato con reti da pesca riciclate, a rappresentare l’impegno concreto del brand per la tutela dell’oceano.

La nave di Plastic Odyssey, che partirà dal porto di Marsiglia il 1° Ottobre 2022 per compiere un viaggio di tre anni, percorrerà 40.000 miglia e attraccherà nei 30 paesi più colpiti dall’inquinamento da plastica. Plastic Odyssey inizierà la sua missione nelle città costiere del Mediterraneo prima di salpare per l’Africa occidentale, l’America Latina, l’Asia e, infine, l’Africa orientale.

“Sebbene oggi esistano sistemi specifici per il riciclaggio della plastica, solo pochi produttori hanno accesso alle conoscenze necessarie e le soluzioni non sono ampiamente disponibili o molto convenienti. La sfida di Plastic Ocean è quella di identificare innovazioni semplici e accessibili che possano essere introdotte, migliorate e rese disponibili gratuitamente a quante più persone possibile.” dichiara Simon Bernard, CEO di Plastic Odyssey.

“Plastic Odyssey ha esaminato e sbloccato i problemi relativi all’inquinamento da plastica nel nostro Oceano. Il loro desiderio di condividere liberamente le loro invenzioni e conoscenze con il mondo intero è prova di una grande generosità e di un desiderio genuino di proteggere il nostro pianeta.”, afferma Patrick Pruniaux, Chairman & Chief Executive Officer di Ulysse Nardin.

Le diverse tappe di Plastic Odyssey

TRE ANNI, 30 TAPPE E 40.000 MIGLIA

“Ripulire il passato incoraggiando il riutilizzo della plastica esistente e “costruire il futuro” riducendo la produzione di rifiuti”— è la missione di Simon Bernard, CEO di Plastic Odyssey.

Questo lungo viaggio intorno al mondo sarà presidiato da un equipaggio completo: sette membri del personale di coperta, sette esperti tecnici e scientifici, tre giornalisti e due ospiti esterni si imbarcheranno insieme nell’avventura della Plastic Ocean. In ciascuna delle 30 tappe l’equipaggio intraprenderà azioni concrete per tre settimane al fine di avviare iniziative specifiche.

Sulla terraferma:

Grazie al Plastic Odyssey Village, un villaggio itinerante pensato per informare e sensibilizzare sul tema – questi guardiani dell’Oceano incontreranno le popolazioni per allertarle sui pericoli dell’inquinamento plastico e presentare soluzioni alternative.

Inoltre, attraverso il confronto con le popolazioni locali, Plastic Odyssey lancerà il primo studio globale di scienze sociali per comprendere le abitudini e i comportamenti delle diverse nazioni riguardo all’uso della plastica, che favorirà lo sviluppo di conoscenze volte a preparare le comunità scientifiche e politiche.

A bordo:

La nave Plastic Odyssey è stata divisa in due parti. L’area anteriore la zona plastic-free è dedicata all’esposizione di soluzioni alternative alla plastica mentre la parte posteriore dell’imbarcazione è riservata al laboratorio di riciclaggio. Una delle missioni principali di questo laboratorio sarà accogliere una dozzina di figure di aziende locali per formarle su come allestire un centro di riciclaggio della plastica utilizzando le macchine a bordo e i rifiuti di plastica raccolti sulla terraferma.

Per combattere l’inquinamento da plastica in queste regioni nel lungo periodo, Plastic Odyssey fornirà agli imprenditori un container contenente un micro­stabilimento pronto all’uso che consentirà loro di riciclare più di una tonnellata di plastica all’anno e di sviluppare un centro di riciclaggio locale. Pertanto, questo modello ha il vantaggio di essere attuabile, sostenibile e al contempo di creare nuove posti di lavoro.

Infine, ma non meno importante, Plastic Odyssey sarà in grado di convertire i rifiuti non riciclabili in carburante per il loro viaggio intorno al mondo mediante pirolisi. Si tratta di un processo attraverso il quale la plastica viene riscaldata senza ossigeno per scomporre le molecole polimeriche lunghe (solide) e trasformarle in molecole più leggere (liquidi, quindi gas). Un chilogrammo di plastica può fornire fino a un litro di carburante per un motore diesel.

PLASTIC ODYSSEY: IL SOGNO DI UN ‘INVENTORE’

“Durante uno scalo a Dakar nel 2016, rimasi colpito sia dall’inquinamento da plastica nelle
città sia dalla prevalenza di attività di recupero. Pensai tra me e me che se le tecnologie di
riciclaggio della plastica attualmente disponibili solo per pochi specialisti fossero state
fruibili a livello più ampio, non solo l’inquinamento sarebbe scomparso, ma nel processo si
sarebbero creati centinaia di nuovi posti di lavoro!”

Simon Bernard, Chief Executive Officer

Simon Bernard, ufficiale della marina mercantile e cofondatore di Plastic Odyssey, è stato appassionato di cause ambientali sin dalla tenera età e ha sempre desiderato diventare un «inventore». Appena tornato da Dakar, Simon si è ricordato di tutti i modi ingegnosi della città per riciclare le lattine di alluminio, ma presto si è reso conto che la lavorazione della plastica era inesistente.

Poco dopo, nel 2017, è nato il progetto Plastic Odyssey che ha visto la costruzione del primo prototipo di imbarcazione denominata Ulysse, che incorporava un pirolizzatore per convertire i rifiuti di plastica in carburante. La costruzione della nave Plastic Odyssey lunga 40 metri, è iniziata nel 2020 per prendere il largo definitivamente il 1 ottobre 2022.

FREAKY FACTS

  • Ogni minuto 20 tonnellate di plastica vengono riversate nei nostri oceani. (1)
  • Ogni settimana ingeriamo 5 grammi di plastica. (1)
  • I rifiuti di plastica si frammentano in microparticelle irrecuperabili nell’ambiente. (2)
  • Il 90% dell’inquinamento marino proviene dalle città costiere di 32 paesi. (1)
  • Riciclare 1 su 2 rifiuti di plastica nei 32 paesi più inquinanti eviterebbe oltre il 45% l’inquinamento degli oceani. (1)
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