Carl von Zeyten – German Impact

Dalla Cover della rivista La Clessidra dal 1945: una realtà storica le cui origini s’immergono nell’area sud-occidentale dello stato tedesco e specificamente nella Foresta Nera, dove Hermann C. Krieg, mise a disposizione il suo talento dando un sostanziale contributo allo sviluppo del segnatempo nel complesso periodo di transizione tra orologio da tasca e da polso.

05 luglio 2017

La Germania è una terra ricca di tradizione orologiera e diverse sono le aziende operanti oggi sul mercato, tutte gelose di un heritage parcellizzato sulle zone di provenienza. In queste pagine, abbiamo il piacere d’introdurre una realtà storica le cui origini s’immergono nell’area sud-occidentale dello stato tedesco e specificamente nella Foresta Nera, dove Hermann C. Krieg, mise a disposizione il suo talento dando un sostanziale contributo allo sviluppo del segnatempo nel complesso periodo di transizione tra orologio da tasca e da polso. L’immagine di qualità a lui collegata, oggi rivive in segnatempo dai raffinati design ed esecuzione e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, studiati per mettere a disposizione d i un pubblico più vasto possibile il concetto ed il senso della buona orologeria.

Modello Triberg, in acciaio rivestito in oro rosa da 45 mm, con corona oignon. Il quadrante è quasi completamente aperto sulla scheletratura frontale del calibro automatico 414 che equipaggia l’orologio. Indici e sfere luminescenti sono sempre ricoperti in oro rosa. Prezzo: 299 euro.

Uno strumento di comunicazione come La Clessidra, unica rivista trade in Italia, ha fra i suoi compiti istituzionali più delicati quello di accompagnare i brand nel momento della loro introduzione sul mercato italiano. Una fase in cui si costruisce il marketing mix del marchio e si definiscono le strategie di breve-medio termine, variabili operative per le quali il sales network ha un ruolo decisivo. Dunque, notevole è la nostra responsabilità, ma altrettanto elevato è il piacere di accogliere nuove realtà con costanza e continuità, segno che il comparto è vivo e che ci sono delle opportunità sulle quali vale la pena scommettere. Un’abitudine, questa, non sconosciuta a Massimo Bernardi, Amministratore Delegato della Ippocampo s.p.a. (nelle prossime pagine destineremo un box, proprio all’azienda omonima, tra i principali player a livello nazionale e internazionale, riguardo la gioielleria fashion), che, sullo scorso numero, abbiamo interloquito relativamente al progetto Ingersoll, e che, a distanza di due mesi ritroviamo in rampa di lancio per un’altra avventura. Si tratta, per la precisione, di Carl Von Zeyten, una new entry assoluta all’interno dei con ni nazionali, un’occasione per raccontare una bella storia costruita sul talento, sulla passione, sulla curiosità e sulla professionalità, ambientata in quel di Freudenstadt, cittadina della Foresta Nera (land del Baden-Württenberg), area della Germania sud-occidentale non lontana dal Jura (sarà un caso?). Qui l’orologiaio Hermann C. Krieg, nativo di Karlsruhe il 16 marzo 1880, decise di trasferirsi per investire tutta la sua conoscenza e la sua abilità nello sviluppo, montaggio e riparazione di orologi grandi, da parete e da taschino. Ben presto la sua fama superò i con ni di Freudenstadt, raggiungendo una buona notorietà nel campo dei cronometri robusti e performanti: in tal senso, Krieg si guadagnò l’appellativo di Carl von Zeyten (dal tedesco Zeit, ossia tempo). Visse così il suo sogno, quello di creare un orologio meccanico perfetto. Negli anni che seguirono, durante i suoi viaggi in Svizzera e in Inghilterra, ebbe modo di ampliare le sue vedute e perfezionare l’arte orologiaia, arricchendo il suo know-how in diversi laboratori specializzati.

Modello Triberg con vista lato fondello. Il vetro minerale integra il fondello in acciaio serrato a vite, offrendo alla vista la lavorazione squelette e l’incisione del rotore e dei ponti posteriori con il grande bilanciere in evidenza.

Ben presto Krieg, alias Carl von Zeyten, notò che alcuni materiali specifici per molle e bilanciere permettevano una maggiore precisione nell’indicazione del tempo e, in epoca ancora dominata dagli orologi da taschino, cercò una soluzione ideale per un segnatempo che potesse essere indossato sul polso, e che garantisse un indosso confortevole, pur mantenendo una struttura resistente. I primi cinturini di cuoio furono creati dal calzolaio, nello stile delle cinghie di attacco per gli sci del tempo, assai funzionali e sicuri nella tenuta. Carl von Zeyten sperimentò anche dei cinturini di cuoio bulgaro e, sempre in questa direzione, sfruttò la sua esperienza artigiana al servizio di una clientela scelta, dedicandosi alla

Modello Urach, in acciaio da 42 mm, con anse a fiocco e pulsanti a pompa. Cronografo al quarzo, calibro Ronda 706B, con indicazione analogica di settimana (scala periferica indicata da lancetta centrale con estremità a mezzaluna rossa), giorno e datario analogici, fasi lunari al 6. Il cinturino a maglia milanese completa l’insieme, offerto ad un prezzo di 279 euro.

montatura di cinturini per orologi di elevato livello qualitativo. Oltre a creare dei prototipi di orologi da polso, Krieg continuò a impegnarsi anche nella realizzazione di segnatempo a pendolo e da parete, all’epoca molto in voga in quelle zone (ricordiamo l’orologio scudo della Foresta Nera o gli orologi a cucù degli anni ‘50 e ‘60 del XIX secolo). Krieg non si limitò, poi, a tenere per sé il suo bagaglio di esperienze, ma lo mise a disposizione dei giovani allievi della Scuola di Orologeria di Furtwangen (sempre nella Foresta Nera). La sua memoria ed i suoi cronometri di pregio sono rimasti vivi a Freudenstadt dove, in un piccolo museo di orologi, si raccontano la vita e le opere dell’orologiaio Krieg, noto come Carl von Zeyten. Pochi anni fa, l’azienda Cristano di Bühl (Baden), ha voluto riprendere la tradizione legata a quel nome, creando una collezione di orologi in stile classico, senza distanziarsi dall’originale, focalizzando, dunque, sulla riconoscibilità. Gli obiettivi che Cristano si è posta e che, nel 2017, stanno trovando una pratica applicazione sono, in primis, la strutturazione del 65% della produzione in Germania (quadranti, cinturini, stampi e vetri, tra l’altro) al ne di conferire sempre più importanza al Made in Germany e, in seconda battuta la definizione di un rapporto qualità/prezzo di assoluto livello per una decisiva competitività sul mercato. Tali indicazioni ce le conferma Massimo Bernardi, come detto, AD di Ippocampo s.p.a., distributrice di Carl Von Zeyten sul territorio italiano: “La comprovata esperienza nel settore e i successi conclamati dell’azienda tedesca ci hanno portato a distribuire questo marchio di orologi dallo stile unico, dotati di un rapporto qualità/prezzo senza eguali e del valore aggiunto del Made in Germany. Basta semplicemente citare tutti i paesi in cui è già presente Carl von Zeyten, per capire quanto sia solido questo marchio, a distanza di soli due anni dalla sua introduzione sui mercati globali: Olanda, Danimarca, Svezia, Portogallo, Turchia, Polonia, Svizzera, Germania, Francia, Israele, Australia, Africa e Asia”.

CARL VON ZEYTEN, OGGI

Ecco, dunque, che l’attualità di Carl von Zeyten è in grande evoluzione e sta attraversando un perio- do chiave in termini di penetrazione di mercato.

In catalogo troviamo una notevole eterogeneità di modelli, dal solotempo automatico molto pulito, ai cronografi al quarzo, fino ad arrivare a versioni meccaniche scheletrate di notevole impatto (ad esempio, quelle con doppio bilanciere o bilanciere a vista con piccoli secondi secanti), all’immancabile calendario completo con grande data (un must della tradizione tedesca) oppure con le fasi luna, il tutto con una notevole attenzione sulle finiture del quadrante. Sottolinea Bernardi in tal senso: “La forza nella proposta è proprio uno dei valori aggiunti di Carl Von Zeyten, che ci permette di raggiungere un pubblico vasto con differenti gusti. Focalizzeremo e diversificheremo, dunque, l’offerta su tutte le collezioni, in modo da adattarle alle diverse

Modello Kinzig, in acciaio rivestito in oro rosa da 43 mmm con lunetta e anello del fondello trattati cannelé, corona oignon. Sul quadrante argenté (connotato, come in tutti i modelli Carl von Zeyten, dalla dicitura “Made in Germany”), percorso da indici a numeri romani stampati neri e dall’incisione guilloché, spiccano i due bilancieri simmetrici, con ponti verticali a freccia, protagonisti del calibro automatico 226, studiato per indicare anche, al 6, in un apposito settore, inciso soleil, la riserva di carica. La fibbia è déployante doppia. Prezzo di 399 euro

esigenze del trade.” Al di là, allora, dell’espressività e delle indicazioni sul quadrante, Carl von Zeyten sintetizza contestualmente, uno stile e una cura costruttiva squisitamente tedesca, l’appeal della tecnologia svizzera del quarzo, e la buona affidabilità della meccanica nipponica. “Confermo pienamente” – prosegue Bernardi – “Il messaggio di qualità è proprio questo, un connubio di stile, tecnologia e affidabilità che rende l’insieme impeccabile.” Osservando, infatti, l’aspetto prettamente estetico degli orologi dell’azienda tedesca, non si possono non riconoscere o intravedere dei sussurrati rimandi alle visualizzazioni presentate sui segnatempo d’alta orologeria. Ciò considerato, il prezzo è veramente eccellente e si muove in un range definito tra i 229 e i 399 euro. Conseguentemente ben chiari sono gli obiettivi sul target del sales network:

“La Direzione Commerciale di Carl von Zeyten prevede la distribuzione in circa 400 gioiellerie di fascia medio/alta, perché proprio lo stile del marchio lo richiede, con competenze orologiere”, evidenzia Bernardi, che aggiunge: “Abbiamo presentato Carl Von Zeyten nell’ultima edizione della fiera del Tarì ‘Mondo Prezioso’ e il riscontro è stato subito positivo. Una grande apprezzamento da parte del retail per la bellezza degli orologi, la loro costruzione da intenditori e il rapporto perfetto qualità/prezzo. È stata un’occasione di introduzione del marchio, poiché le vendite sono cominciate nel mese di giugno.” Carl von Zeyten lancerà le novità annualmente durante Baselworld e Inhorgenta, come si conviene ad un brand puramente orologiero che vuol incidere su di un pubblico competente e appassionato del segnatempo. Geloso della sua matrice geografica, Carl von Zeyten ha voluto certificarlo chiamando le sue collezioni con i nomi delle cittadine e dei rilievi della Foresta Nera ed incidendo i fondelli con immagini caratteristiche del luogo. Iniziative che vogliono sottolineare quel senso di appartenenza alla Germania che, come abbiamo detto poc’anzi, l’azienda proprietaria del brand, la Cristano, sta esplicitando con convinzione, tra l’altro, iscrivendo sul quadrante la dicitura “German Design” o “Made in Germany”. Insomma, una bella realtà, alla quale siamo stati lieti di destinare la copertina, consapevoli che quando convivono qualità di prodotto, posizionamento centrato, chiarezza di idee e imprenditorialità, il pubblico risponde e si può lavorare efficacemente.

La creatività di Carl von Zeyten si basa su immagini che contestualizzano gli orologi nella zona della Foresta Nera, con personaggi abbigliati con i caratteristici vestiti di quei luoghi, all’interno di ambienti tipici.

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