NOMOS Glashütte a Ginevra vince l’importante premio per l’orologeria GPHG

21 novembre 2018
In occasione del prestigioso Grand Prix d’Horlogerie de Genève, NOMOS Glashütte ha ricevuto un premio per Tangente Update. Secondo la giuria, “l’orologio in stile Bauhaus è dotato di un movimento realizzato a mano il cui valore supera di gran lunga il prezzo”. Alcuni lo paragonano agli Oscar del settore orologiaio: è il Grand Prix d’Horlogerie de Genève (GPHG), e NOMOS Glashütte si è appena aggiudicata uno di questi prestigiosi premi per Tangente Update. 

I riconoscimenti del GPHG vengono assegnati da un’apposita giuria, la Fondation du Grand Prix d’Horlogerie de Genève. I premi assegnati ogni anno dal GPGH sono suddivisi in dodici categorie. Nonostante la concorrenza agguerrita, NOMOS Glashütte ha dominato la categoria “Challenge”, istituita di recente, con Tangente neomatik 41 Update: la nuova versione del classico modello Tangente, azionata da un movimento interamente riprogettato, il calibro automatico neomatik datario (DUW 6101). Realizzato con un meccanismo datario integrato, misura appena 3,6 mm e vanta un profilo straordinariamente sottile.

L’anello datario, posizionato sul bordo esterno del movimento, ha permesso di implementare un sistema del tutto nuovo: la data è incorniciata da due punti rossi. Questo innovativo movimento, una delle massime espressioni della perizia tecnica tedesca, è già stato registrato per due diversi brevetti. Attraverso il GPHG, la Fondation du Grand Prix d’Horlogerie de Genève intende promuovere in tutto il mondo i valori fondanti dell’alta orologeria svizzera. Al di fuori della Svizzera, ora anche Glashütte è stata accolta nel gruppo. L’amministratore delegato di NOMOS Uwe Ahrendt, che ha ritirato il premio a nome dell’azienda e dei suoi artigiani, non nasconde la sua gioia: “Ricevere questo premio è un enorme onore per un produttore tedesco. In poco meno di trent’anni dalla riunificazione della Germania, a Glashütte -la nostra ‘Vallée de Joux en miniature’ – abbiamo fatto passi da gigante. E mi inorgoglisce
molto che oggi i nostri colleghi di Ginevra riconoscano questi progressi”.
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